Finalmente hai deciso di dismettere la tua vecchia microtelecamera o vorresti comprarne una nuova ma sei indeciso su quale scegliere: è meglio una con obiettivo classico o forse conviene un modello con lente pinhole? E' da preferire una microtelecamera con risoluzione normale o una in alta definizione? Sono solo alcune delle domande più frequenti e in questo articolo proveremo senza dilungarci troppo a fornire le risposte per chiarire un po' le idee. Iniziamo a precisare una cosa importante, cioè che come per tutti i prodotti in generale non esiste la microtelecamera perfette in quanto tutto dipende da esigenze individuali e dal tipo di impiego che si vuole fare di questi dispositivi.
E' evidente che le caratteristiche che deve possedere una microtelecamera uso spia possono differire ad esempio da quelle richieste per la videosorveglianza vera e propria ma avendo a disposizione un minimo di conoscenze non sarà complicato orientarsi all'acquisto della microtelecamera migliore in base alle tue necessità. Forse per te parole come CCD, led IR, sensibilità o risoluzione appartengono a un gergo un po' oscuro ma in questa paginetta noi cercheremo di guidarti all'acquisto della tua nuova microtelecamera illustrandoti via via le cose importanti da sapere.
Per stabilire quale microtelecamera comprare valuta per cominciare le tue effettive necessità e considera quindi caratteristiche tecniche e dimensioni di ogni articolo. Prima di entrare nel merito dei migliori modelli di microtelecamere disponibili nel nostro negozio proveremo a chiarire il significato delle varie specifiche che troverai esposte nelle tabelle tecniche in modo tale che, se deciderai di perfezionare l'acquisto, tu non abbia dubbi in modo che il modello scelto sia quello più adatto all'impianto che intendi realizzare.
E' meglio una microtelecamera con definizione standard o alta? Come abbiamo prima riportato, non esiste una tipologia di microtelecamera migliore dell'altra in termini assoluti. Per non allungarci troppo con termini tecnici possiamo dire che le microtelecamere dotate di risoluzione normale vanno bene per utilizzi generici e in ambito di spionaggio dove cioè non occorre una nitidezza eccezionale. Questo perché in generale sono le più economiche e possono essere collegate a tutti i dispositivi video analogici, come monitor, TV, DVR, ecc. Quelle ad alta risoluzone sono preferibili per impieghi di videosorveglianza perchè garantiscono una ripresa anche in Full HD, quindi una ottima qualità e riconoscibilità del soggetto ripreso, anche a distanza. Da sottolineare, inoltre, che le microtelecamere si suddividono in microtelecamere in bianco e nero (ormai pressochè introvabili) e microtelecamere a colori (con sistema analogico Pal per l'Europa o NTSC per alcune altre nazioni) per cui la scelta oramai è obbligata su queste ultime. Esistono anche delle microtelecamere endoscopiche, che appartengono alla stessa famiglia delle microtelecamere normali ma garantiscono prestazioni migliori per determinati scopi, ad esempio per riprendere molto da vicino (ad esempio per la lettura di testi o l'ispezione di tubazioni o piccoli oggetti), sono caratterizzate da un'ottica particolare e hanno un costo generalmente più elevato. Infine abbiamo le microtelecamere a infrarossi, che sfruttano la radiazione invisibile emessa da speciali diodi per riprendere al buio nel raggio di alcuni metri, tenendo presente che in questo caso l'immagine di notte sarà riprodotta in bianco/nero.
Multistandard sì o no? Le microtelecamere multistandard, nel caso tu non ne abbia mai sentito parlare, sono dispositivi con ottica simile a una normale microtelecamera ma oltre a fornire il classico segnale videocomposito analogico possono generare segnali in HD (da 720p fino al 4k), in questo caso gli standard generalmente disponibili sono: AHD (il più comune), CVI e TVI. La scelta tra le varie modalità avviene di norma tramite un piccolo pulsante posto sul joystick lungo il cavetto, lo stesso permette di selezionare svariati altri parametri delle microtelecamere come contrasto, colore, esposizione, riduzione del rumore, ecc. Il nostro consiglio è, laddove possibile, quello di comprare una microtelecamera multistandard che è il modello più diffuso e oramai queste versioni hanno costi contenuti, potrai perciò utilizzarle sugli apparati analogici che già possiedi (televisori, trasmettitori, ecc.) ma anche sui nuovi registratori TVCC che supportano risoluzioni elevate.
La connessione è complicata? Assolutamente no! Acquistare una microtelecamera e collegarla a qualsivoglia dispositivo video è estremamente semplice, basta utilizzare un idoneo cavo della lunghezza desiderata ai corrispondenti connettori di segnale (generalmente le microtelecamere impiegano spinotti del tipo RCA ma in alcuni casi i BNC, specialmente nelle versioni professionali), la stessa tipologia è implementata nelle apparecchiature di destinazione. Per quanto conserne l'audio presente nei modelli di microtelecamere con microfono, l'uscita è sempre del tipo Rca. In ogni caso è sempre possibile passare da un tipo all'altro impiegando comuni adattatori facilmente reperibili. Passiamo ora all'alimentazione: generalmente la tensione richiesta va dai 9 ai 12 Volt prelevabile da una batteria o un alimentatore in corrente continua, i collegameni in questi casi sono sempre con i classici Jack di diametro 5.5 mm. Al fine di non provocare danni alla microtelecamera tenere presente che il positivo corrisponde al pin centrale.
Inoltre segnaliamo che una microtelecamera di tipo IP dispone di una presa di rete RJ45 che va connessa a un'analoga porta di un router connesso a internet, il vantaggio è evidente: le immagini riprese da questa tipologia, a differenza dei comuni modelli analogici, hanno la prerogativa di poter essere monitorate d remoto sfruttando il web e una app, quasi sempre gratuita, in grado di mostrare i video direttamente su smartphone o tablet Android o iOS.
Quali altre caratteristiche tecniche bisogna prendere in considerazione prima di acquistare una microtelecamera? Il tipo di sensore, l'ottica la disponibilità di funzioni come il controllo automatico di guadagno, la riduzione del rumore e altro ancora. Proviamo ad analizzare i vari aspetti uno alla volta.
Le prime caratteristiche che consigliamo di prendere in considerazione, peso e dimensioni, non sono prettamente tecniche, ma possono farti evitare svariati problemi nel caso dovessi utilizzare particolari contenitori o debba occultare la microtelecamera. I vari modelli sono tutti molto compatti ma per uso in ambito spionaggio ci vorranno microtelecamere anche di ingombro ultraridotto. Prima di effettuare l'acquisto è quindi fondamentale verificare con attenzione che dimensioni e peso della microtelecamera, ad esempio in caso di impiego su aeromodelli, dovrà anche pesare pochi grammi, cavetti compresi, per non influire selle prestazioni del mezzo.
Cominciamo a parlare della parte ottica ma saremo rapidi per non annoiare: l'obiettivo di una microtelecamera è normalmente cilindrico ma può essere anche di tipo pinhole, che in apparenza è un minuscolo foro che mimetizza al meglio la lente. L'ottica di una telecamera è inoltre caratterizzata dall'angolo di apertura che determina l'ampiezza dell'immagine ripresa, in genere si aggira sui 90 gradi (focale 3.6 mm) ma può essere grandangolo (1.8-2.5 mm) oppure ad angolo stretto in modo che la microtelecamera possa riprese in dettaglio da lontano (focali da 12 a 25 mm). La sensibilità, espressa in lux, indica la capacità di riprendere a bassi livelli di luminosità ambientale, minore è questo valore e migliori saranno le riprese con poca luce: un valore tipico è 1 ma vi sono delle microtelecamere in grado di arrivare a 0.0001 lux per effettuare riprese al buio quasi totale senza impiegare illuminatori all'infrarosso o altre fonti luminose supplementari.
Nelle microtelecamere, oltre a quanto sopra detto, è importante conoscere il tipo di sensore che determina la qualità del video, quelli implementati sono sostanzialmente di due tipi: CMOS, il più diffuso sia negli esemplari entry-level che in quelli HD, e il CCD (Sony, Sharp) che è stato molto usato come elemento sensibile nelle videocamere di sorveglianza per l'ottima definizione, basso rumore e nitidezza dell'immagine.
Quasi tutte le microtelecamere sono in grado di fornire il classico segnale di colore sistema PAL (quello analogico diffuso in Europa e molti altri paesi) ma alcune ne generano un altro tipo, detto NTSC (tipico degli Stati Uniti e Cina), una microtelecamera che possiede questa ultima caratteristica potrà essere ugualmente utilizzata su monitor PAL ma si vedrà in bianco e nero.
Vi sono inoltre alcune cose da conoscere sul microfono, importante per ascoltare l'audio ambientale. Questo piccolo componenente non è sempre presente nella microtelecamera, ed è sempre del tipo amplificato con capsula a condensatore che permette di contenere l'ingombro a pochissimi millimetri. L'uscita dell'audio, ove presente, è costituita da un connettore RCA che nelle microtelecamere è accoppiato a quello video ma a differenza di quest'ultimo è di colore bianco. Se sei interessato a questa particolare funzione assicurati che sia presente nelle caratteristiche della microtelecamera che vorresti acquistare.
Ogni microtelecamera dispone di una lente che normalmente permette, ruotandola, la regolazione del fuoco per ottenere la maggior nitidezza possibile, ma nei modelli ultraminiaturizzati viene impiegata una microlente che non è possibile regolare essendo già impostata per riprendere al meglio. In alcune versioni essa è mimetizzata da una copertura a forma di bottone o vite.
Un'altro parametro abbastanza importante e da tenere presente è il rapporto segnale/rumore (S/N), espresso in decibel esso indica nelle microtelecamere di quanto il segnale di immagine è superiore rispetto al rumore di fondo (grana). Negli esemplari a bassa risoluzione, per chi non necessità di qualità elevate, esso può oscillare tra i 40 e i 46 dB. Se il sensore è HD allora la microtelecamera avrà un S/N da 50 a 54 dB o più, può sembrare poco ma trattandosi di dB la differenza è in realtà notevole.
Oltre alle disquisizioni teoriche che abbiamo elencato vi sono anche alcune questioni pratiche nell’acquisto di una microtelecamera. Una fra queste riguarda la manutenzione, ma rispetto ad altre apparecchiature elettroniche una microtelecamera non richiede altro che la pulizia periodica della lente e del box. Spesso, infatti, le microtelecamere vengono montate per scopi di sorveglianza discreta in ambienti polverosi ed esposti agli agenti atmosferici, è pertanto evidente che un corretto controllo e pulizia sono indispensabili per prolungare la vita della microtelecamera stessa.
Se hai intenzione di utilizzare la tua nuova microtelecamera per tutto il giorno (videocontrollo 24 ore su 24), acquistane una che abbia un basso consumo energetico, comunque va detto che l'assorbimento di corrente di questi componenti è davvero molto contenuto. Non ci sono infatti grosse differenza fra i modelli economici senza led o funzioni avanzate (mediamente da 80 a 150 mA) a quelli in HD dotati di infrarossi e processori video (da 100 a 300 mA), il consumo sarà perciò limitato a pochissimi Watt.
Altro dettaglio da tenere bene in considerazione e a cui molte persone spesso non pensano è l'impermeabilità di una microtelecamera o grado di protezione. Se intendi utilizzare la tua prossima microtelecamera all'esterno, esposta alla pioggia o all'umidità, verifica tra le specifiche che sia espressamente dichiarata per tale scopo (cioè che abbia un box warerproof) in caso contrario le infiltrazioni oltre a provocare cortocircuiti potrebbero mandarla fuori uso in breve tempo.
Arrivati a questo punto le tue idee per scegliere quale microtelecamera comprare dovrebbero essere un po’ più chiare rispetto a prima. Ma prima di salutarci vorremmo proporti alcune microtelecamere adatte un po’ a tutte le tipologie di impiego, sia spy che per videosorveglianza. Chissà, potresti trovare anche quella che fa al caso tuo.
Se vuoi spendere davvero il minimo e comunque affidarti a un prodotto di qualità ti consigliamo il modello MC8177, capace di riprendere a colori con ottima qualità, misura appena 15x15 millimetri e dispone di obiettivo pinhole e microfono. Si tratta di una microtelecamera per chi dispone di spazi molto ridotti e non necessita di altissime risoluzioni, è indicata per qualsiasi impiego, sia per la sorveglianza domestica che aziendale ma soprattutto, vista la facile cammuffabilità, per uso spionaggio o comunque quando si vuole riprendere senza dare nell'occhio. E' collegabile a qualsiasi TV, monitor o registratore.
Fra le telecamere più richieste troviamo anche la MC6163 che si rivolge a quanti necessitano di misure ancora più contenute della precedente e ha un prezzo di listino particolarmente conveniente. Si tratta di un modello caratterizzato dall'estrema piattezza, solo 9 mm compresa la microlente che però e fissa per cui non si può regolare il fuoco, ed è quindi adatta a chi ha davvero poco spazio a disposizione. Anche questa versione dispone di audio e connessioni RCA con cavetto collegato al modulo della microtelecamera. Puoi utilizzarla in abbinamento a qualsiasi apparato video poichè supporta il classico segnale videocomposito.
Hai bisogno anche di registrare senza essere notato quando meno te lo aspetti? Allora potrebbe farti comodo la versione MD-8192, una microtelecamera nascosta in un vero orologio e funzionante con batteria incorporata. Questa microtelecamera è in grado di realizzare filmati con risoluzione 1080p e salvarli in una memoria microSD. Successivamente potrai copiare e rivedere il tutto tramite PC.
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