Videocomposito (CVBS)
Il segnale videocomposito (in breve CVBS, acronimo dell'inglese Composite Video Blanking Sync), è lo storico formato video analogico sfruttato dalle telecamere e dagli altri dispositivi dotati di risoluzione standard (non HD).
Esso contiene tutte le informazioni base dell'immagine (segnale di luminanza "Y" corrispondente in pratica all'immagine in bianco e nero), i segnali di differenza dei colori rosso, verde e blu (R, G, B) nei sistemi PAL, NTSC con relative sottoportanti, i segnali di sincronismo orizzontale e verticale e, nel caso di canali televisivi, l'informazione del teletext.
Così appare all'oscilloscopio il segnale CVBS di un video che riproduce le barre del test colore (Texas Instruments)
Praticamente tutti i televisori, anche i più recenti ad altissima risoluzione, dispongono di ingressi compatibili col segnale videocomposito, oltre a monitor, videoregistratori, trasmettitori, lettori DVD, ecc.
I connettori generalmente usati per questo tipo di applicazioni sono tre:
RCA GIALLO
BNC
SCART
Nonostante la loro diversità, il tipo di segnale che vi confluisce è lo stesso (tipicamente 1 Volt picco-picco su un'impedenza di 75 Ohm con larghezza di banda da 5.5 a 6.5 MHz), per cui potremo collegare cavi con spinotti RCA a prese BNC o SCART o viceversa tramite semplici adattatori, senza bisogno di conversione.
La lunghezza massima della tratta si aggira sui 100 metri quando viene utilizzato cavo coassiale di alta qualità e bassa attenuazione.
La risoluzione massima teorica delle immagini nel segnale videocomposito è quella tipica della televisione analogica, pari a circa 625 linee in bianco e nero, mentre nei televisori a colori o monitor generalmente essa viene indicata con le sigle SD, D1 oppure 576i (interlacciato) o 576p (progressivo).
Le telecamere analogiche generano un segnale compatibile con questo standard e sono fornite di connettore di uscita RCA oppure BNC, per cui potranno tranquillamente essere collegate a tutti i televisori, monitor, trasmettitori e altri dispositivi CVBS.
Il più diffuso impianto di videosorveglianza utilizza ancora telecamere con uscita analogica CVBS. La sua popolarità e la facilità d'uso ne
hanno fatto, e ne fanno tuttora, un sistema economico e di facile installazione anche da parte di chi non ha conoscenze tecniche specifiche ma con i limiti della risoluzione
imposti dallo standard.
AHD
Le nuove telecamere AHD generano invece immagini in alta definizione e senza compressione digitale per fornire video di qualità eccellente.
La tecnologia A.H.D. (Analog High Definition) è open source e utilizza la scansione progressiva dell'immagine (HD 720p
e Full HD 1080p), nel segnale
video le componenti di luminanza (Y) e colore (C) vengono separate per ottimizzare la nitidezza e
la riproduzione dei colori, non vi sono digitalizzazioni o compressioni del segnale, tutto ciò elimina di fatto
ritardi nell'immagine riprodotta (latenze), sbavature e interruzioni.
CONFRONTO FRA I VARI FORMATI
CIF: 360x240, bassa risoluzione
D1: 576x720, risoluzione standard
960H: 576x960, risoluzione delle telecamere 960H
HD Ready: 720x1280
FULL HD: 1080x1920
Questa nuova tecnica offre vari vantaggi, innanzitutto non occorre sostituire i cablaggi esistenti (si usa lo stesso cavetto coassiale 75 Ohm degli impianti
classici), si ha un notevole aumento della portata di segnale, arrivando a tratte di 500 metri o anche più con cavo di buona qualità, e vi è la possibilità, nei modelli multistandard o bistandard, di mantenere la compatibilità con le apparecchiature che accettano
solo segnale videocomposito (CVBS). Più precisamente:
- Impostando la telecamera con segnale in uscita CVBS ci si potrà collegare a qualsiasi DVR, monitor o TV tradizionale, in questo caso
ovviamente sia la registrazione che la riproduzione avverranno nella risoluzione standard (D1) e non in HD.
- Impostando la telecamera con segnale in uscita AHD potremo invece collegarci ai DVR compatibili con questo standard per registrare e visualizzare le immagini in alta definizione.
Per selezionare il tipo di segnale e gestire gli altri parametri video (colore, contrasto, luminosità, esposizione, riduzione del rumore e molti altri), le videocamere utilizzano un piccolo joystick e un menu a video.
Per quanto sopra esposto, questa nuova tecnologia rappresenta la soluzione più semplice per convertire in HD i tradizionali impianti di videosorveglianza.
HD-CVI e HD-TVI
CVI (Composit Video Interface) e TVI (Transport Video Interface) sono formati proprietari concessi in licenza a vari costruttori, le caratteristiche dei relativi firmware variano leggermente all'interno delle interfacce, ma a parità di risoluzione non c'è praticamente differenza nella qualità delle immagini rispetto all'AHD.
Il formato AHD, essendo open source e sempre più diffuso, permette però a ciascun produttore di aggiungere maggiore flessibilità e prestazioni ai vari componenti dell'impianto.
Telecamere Multistandard
Le telecamere multistandard rappresentano la soluzione più versatile in fatto di compatibilità potendo generare tutti i 4 tipi di segnale video sopra esposti: CVBS, AHD, TVI e CVI.
Anche in questo caso l'utente potrà scegliere la tipologia di segnale preferita semplicemente tramite joystick oppure variando la disposizione di alcuni dip-switch o via menu OSD.
Una telecamera multistandard può essere facilmente abbinata a ogni DVR o altro dispositivo ricevente in grado di elaborare anche uno solo tra i segnali CVBS, AHD, CVI o TVI.
La tabella qui sotto chiarisce meglio le diverse compatibilità.
|
Tipo registratore o dispositivo di destinazione
|
Tipo telecamera
|
Multistandard |
Bistandard |
CVBS |
AHD |
TVI |
CVI |
Multistandard (CVBS+AHD+TVI+CVI) |
SI |
SI |
SI |
SI |
SI |
SI |
Bistandard (CVBS+AHD) |
SI |
SI |
SI |
SI |
NO |
NO |
Solo AHD |
SI |
SI |
NO |
SI |
NO |
NO |
|